Stefano Bertani

Oggi mi hanno dato una brutta notizia

Purtroppo un mio caro amico d’infanzia non c’è più. Si era trasferito da diversi anni negli Usa dove aveva raggiunto un’importante posizione nel mondo della programmazione, lavorando per importanti aziende di videogiochi. Siamo cresciuti insieme e proprio lui ha contribuito pesantemente nel farmi innamorare dell’informatica e dell’elettronica. Non lo sentivo purtroppo da tempo. 

Proprio pochi giorni fa ho pensato a lui leggendo un articolo sul mitico Amiga 500, computer storico sul quale alla fine degli anni 80 scrisse nella sua cameretta, in linguaggio macchina, un’innovativa routine di scrolling dall’enorme difficoltà  tecnica.

Ricordo quando insieme ci collegavamo alla rete Itapac e con un modem “parlavamo” con persone dall’altro capo del mondo senza pagare nulla: non eravamo hacker ma appassionati che stavano scoprendo un mondo che sarebbe poi diventato internet. 

E’ scomparso cinque anni fa e la cosa mi ha colpito ancora di più: il tempo passa inesorabilmente veloce. 

Ogni volta che passavo davanti a casa sua lo immaginavo in America a vivere una vita serena facendo il lavoro che amava, nel posto migliore che forse più desiderava, confidando di incontrarlo prima o poi in occasione di un suo ritorno a casa per le vacanze. Magari vedendolo apparire dietro le tendine della finestra al primo piano come faceva quando, da ragazzi, suonavo il suo campanello al n.13.

D’ora in poi quando passerò davanti a casa sua, nella piccola via dove ci trovavamo da ragazzini, continuerò a pensarlo ancora felice negli Usa, con l’amarezza però di non potergli più dire ciao.

Ti abbraccio forte Marco.

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