Il marchio SBDI nasce nel lontano 1997 con lo scopo di realizzare, per conto di aziende clienti, progetti per migliorare la user experience (o “UX”) dei loro prodotti attraverso specifiche attività di consulenza anche in ambito informatico.
Durante la mia attività da consulente, occupandomi sempre di più di marketing, mi sono però ritrovato a ragionare pensando agli utenti non solo come “clienti fruitori di un servizio” ma come persone.
Trattandoli appunto come persone, cresceva il loro coinvolgimento e di conseguenza le performance delle aziende. Sto parlando soprattutto di customer satisfaction (o “CX”), cioè l’insieme di comportamenti, tecniche e strategie volte alla massimizzazione della soddisfazione dei clienti e che consentono di migliorare costantemente le relazioni e il livello di coinvolgimento (engagement).
Il progetto si è col tempo evoluto e quel marchio oggi identifica e rappresenta, per me, una sorta di “laboratorio” dove convergono le mie esperienze, le mie competenze e dove approfondisco interessi, studi e metodologie come opportunità di crescita sia culturale sia professionale.
Ma non solo: questo laboratorio è con il tempo diventato anche uno spazio fisico, un hub creativo all’interno del quale sviluppo con passione i miei progetti e dove ricerco e sperimento nuovi strumenti per il marketing e la comunicazione.
StudioLab, organizzato con una parte dedicata ad uso ufficio e una a laboratorio, è diventato la casa anche per diversi progetti di divulgazione storica – strettamente legati al mondo della tecnica e della tecnologia – che seguo con passione nel tempo libero e che posso oramai definire dei case study reali.
Lo studio oggi ospita anche una parte della mia collezione personale di computer, videogame e giocattoli vintage che è possibile visitare su appuntamento nei giorni festivi.